t s d - 2022
Una x-machine è un dispositivo, una macchina per manipolare oggetti di tipo x.
Noi agiamo sempre dentro dei dispositivi, apparteniamo ad essi. Un dispositivo è una relazione di forze, di saperi e di poteri. È uno strumento che usiamo, uno spazio che abitiamo, è la società che ci circonda. L’epoca stessa in cui viviamo è un macro-dispositivo generato dall’uomo: una nuova era, definita Antropocene, in cui l’insieme delle azioni umane ha influenzato l’ambiente terrestre tanto da creare una vera e propria stratificazione geologica, con conseguenze che sfuggono al nostro controllo.
Nel nostro dispositivo scenico, x-machine, ci sono tre musicisti e un sound designer, un microfono al centro della scena è il solo input consentito, tutti i suoni amplificati sono generati da esso. I performer si relazionano con la macchina attraverso il microfono, ne sono condizionati, ma allo stesso tempo cercano di sfuggire, di creare un percorso soggettivo. Le azioni che i musicisti compiono generano nello spazio e nel suono una stratificazione, un livello di entropia sempre maggiore, irreversibile.
È possibile sottrarsi ai rapporti di forza stabiliti o ai saperi costituiti? Per farlo occorre trovare delle linee di fuga per reinventare nuove forme, nuovi dispositivi.
Tutto qui è lo spazio che ci rende soggetti e non oggetti.
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credits:
regia e scenografia: Federica Amatuccio.
direzione musicale e sound design: Andrea Gianessi.
musiche: Federica Furlani, Jacopo Giacomoni, Andrea Gianessi, Marco Puzzello.
costumi: Martina Mondello, con la collaborazione di Solidea Colussi e Pinuccia Marchisio
in scena: Federica Furlani, Jacopo Giacomoni, Andrea Gianessi, Marco Puzzello.
produzione: tsd - teatro dei servi disobbedienti
con il sostegno di DAS - Dispositivo Arti Sperimentali
finalista Biennale College Registi Under 30 - La Biennale di Venezia 2020.
prima assoluta: Atelier Sì (Bologna), martedì 20 dicembre 2022
press:
“Un esperimento minuzioso e audace dal titolo x-machine […] La scena può farsi campo d’analisi privilegiato per nuove prospettive sulla progressiva scomparsa della realtà. […] La drammaturgia di movimenti e gesti, tra cluster di note, dissonanze e inaspettate armonie sciolte nella totale incomunicabilità dei corpi, compone un doloroso e frastornante apologo didattico: in un flusso performativo, l’essere umano (occupi scena oppure platea) si perde tra algoritmi misteriosi e la sua individualità si frantuma contro un muro di suono, che fa perdere la capacità stessa di pensare..”
Recensione a cura di Sergio Lo Gatto su Teatro e Critica
“Il teatro disobbediente di Federica Amatuccio e Andrea Gianessi”
Intervista a cura di Ilaria Cecchinato su Altre Velocità
“Un tema drammaticamente contemporaneo, declinato con eleganza”
Progetto finalista segnalato su Hystrio - numero 4 del 2020
con il contributo di
x-machine | strato zero
primo studio (30') - 25 settembre 2020
finalista al bando Biennale College Registi Under 30 - La Biennale di Venezia 2020.
segnalato da Hystrio - trimestrale di teatro e spettacolo nel numero 4 - 2020
x-machine | linea uno
secondo studio, con un solo performer (30') - 16 ottobre 2021
presentato alla rassegna ØSCENE di Osimo - a cura di ØNAR / AMAT